Analizziamo la questione relativa al pericolo rappresentato dagli spoiler, che ha danneggiato soprattutto due film dell’MCU usciti nell’ultimo anno.
Alla vigilia della premiere mondiale di Thor: Love and Thunder, avvenuta il 24 giugno di quest’anno, l’ufficio stampa di The Walt Disney Company ha pubblicato un tweet rivolto al ristretto pubblico che avrebbe assistito alla prima del film, in cui si raccomandava assoluta discrezione.
Nonostante questo invito fosse rivolto a un numero esiguo di persone, il tweet della Disney è indicativo di quanto le case di produzione siano ormai preoccupate dal pericolo rappresentato dagli spoiler che circolano sul web. Questo fenomeno è cresciuto molto negli ultimi anni, raggiungendo il suo picco durante la pandemia di COVID-19, periodo in cui tutte le produzioni cinematografiche e televisive hanno subito pesanti ritardi, che hanno portato all’ascesa dei cosiddetti ”insider”, ossia individui specializzati nel raccogliere indiscrezioni su un determinato progetto.
Queste figure esistevano già da prima del 2020, ma è grazie alle tempistiche anomale delle produzioni avvenute durante la pandemia che gli insider sono riusciti a diventare dei veri e propri distributori di spoiler ambulanti, dato che, se la preparazione di un film o di una serie richiede più tempo del previsto, la sicurezza che protegge le informazioni chiave sulla trama di questi prodotti diventa inevitabilmente meno efficace. Questa cultura dello spoiler ha comprensibilmente avuto particolare impatto sul Marvel Cinematic Universe, dato che quest’ultimo è un universo condiviso decisamente popolare nonché composto da moltissime opere audiovisive.
Jennifer Kaytin Robinson, che ha curato la sceneggiatura di Thor: Love and Thunder insieme a Taika Waititi, ha dato un suggerimento sul comportamento da adottare per evitare di rovinare l’esperienza a chi non ha ancora visto il film:
Andate in sala, guardate il film, assimilatelo e parlatene di persona con i vostri amici, poi aspettate almeno tre settimane, forse anche un mese, prima di cominciare a parlarne online.
Questi messaggi rivolti al grande pubblico sono ormai diventati la normalità per le major hollywoodiane, che cercano in tutti i modi di tutelare i loro prodotti. Ecco un altro esempio di invito alla riservatezza proveniente dalla Disney, questa volta risalente all’uscita al cinema de Il Re Leone (2019) e rivolto alla stampa:
Al fine di consentire a chiunque nel mondo di godersi appieno i nostri film e per permettere a tutti di sorprendersi e assistere a dei colpi di scena, chiediamo gentilmente a voi giornalisti di evitare di fare spoiler e rivelare punti focali della trama a coloro che vi seguono.
Nonostante questi ripetuti avvertimenti, sembra che non tutti abbiano recepito il messaggio. Qualche giorno dopo la prima mondiale di Eternals (2021), due giornalisti di Variety hanno pubblicato un tweet in cui veniva rivelata la presenza di Eros/Starfox (Harry Styles) all’interno della pellicola di Chloé Zhao.
Nonostante fossero passate due settimane dall’uscita in sala del film sugli Eterni, larga parte del pubblico si è scagliata contro i due giornalisti, rei di aver rivelato il contenuto della post-credits senza alcun tipo di avvertimento verso coloro che non avevano ancora potuto recarsi in sala.
Qualche tempo dopo, Kim Kardashian, nota celebrità statunitense, ha pubblicato una storia Instagram che ritraeva un fotogramma di Spider-Man: No Way Home (2021) in cui i tre Spider-Man si abbracciavano.
Questa storia è stata postata appena dieci giorni dopo la premiere mondiale della pellicola, generando un’ondata di polemiche tra l’utenza di Instagram che non aveva ancora avuto la possibilità di vedere il film al cinema.
Circa un mese prima di questo avvenimento, la Sony Pictures aveva organizzato un evento in un cinema di Sherman Oaks in cui è stato mostrato in anteprima il trailer ufficiale del lungometraggio. Subito dopo la proiezione Tom Holland ha preso la parola, dicendo quanto segue:
C’è tanto altro [da vedere, ndr] in questo film, vi farà impazzire, ed è…
A questo punto l’attore britannico si interrompe per qualche secondo, evidentemente preoccupato dalle informazioni sensibili in suo possesso e dalla sua scarsa propensione alla riservatezza. Portando nuovamente il microfono alla bocca ha aggiunto questo:
Vorrei dirvi tutto, ma non posso. Qualcuno là in fondo mi ucciderebbe”
Nonostante i toni scherzosi del discorso, l’interprete dell’Uomo Ragno, dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, ha rivelato che mantenere il segreto relativo alla presenza di Tobey Maguire ed Andrew Garfield nella pellicola lo ha messo a dura prova, tanto da fargli passare diverse notti in bianco.
Tuttavia, l’iconica immagine di Kevin Feige che impugna un fucile da cecchino va presa per quello che è, ossia un semplice scherzo. Secondo una fonte di The Hollywood Reporter, infatti, gli attori sono sempre caldamente invitati alla discrezione più assoluta, ma è molto difficile immaginare una casa di produzione che faccia effettivamente causa a un attore per essersi accidentalmente lasciato sfuggire uno spoiler. Anche perchè, in caso contrario, Tom Holland e Mark Ruffalo sarebbero probabilmente sul lastrico in questo momento.
Se è vero che un film non può essere giudicato solo ed esclusivamente in base alle soprese presenti nella sceneggiatura, è vero anche che è sbagliato avere un’arroganza tale da ignorare che, per molti, le svolte narrative sono la parte più importante di un dato prodotto. Non esiste una limite di tempo ufficiale dopo il quale è possibile parlare liberamente di una pellicola o di una serie tv, lo spoiler non va in prescrizione. L’unica misura da adottare è il buon senso, che aiuta a capire quando un determinato argomento è di pubblico dominio e quando non lo è.
In ogni caso, in nessun modo è giustificabile la fuga di notizie che precede l’uscita del prodotto in questione, anche perchè, spesso, questo porta non solo a un danno nei confronti di produttore e consumatore, ma soprattutto a una eccessiva fiducia in certi “scooper” la cui credibilità è spesso costruita su una singola buona soffiata; il rischio, in questo caso, è di instillare nelle persone delle aspettative che, potenzialmente, potrebbero non essere rispettate. Una situazione simile è quella a cui è andato incontro Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022), pellicola che ha deluso una discreta fetta di pubblico non a causa della sua qualità, bensì degli innumerevoli rumor che si sono rivelati essere del tutto infondati.